L'espressività dei sentimenti e delle storie umane disegnate sui volti

Dopo avere trascurato per anni l'interesse per la figura umana, mi è nato il desiderio di riscoprirla per la curiosità di vedere quale risultato ne sarebbe uscito. Ho scelto il volto perché lo considero la parte del corpo più espressiva delle nostre storie. Poi, per rendere il processo creativo il più indipendente possibile dal mio intervento razionale, ho adottato un metodo di lavoro molto simile alla cosiddetta "scrittura automatica". Su fogli di spolvero 50X70, ogni volta senza un progetto iniziale, ho iniziato a disegnare con carboncino, dita , gomma e fissativo una cinquantina di volti, uno o due al giorno, che sono poi stati trattati con foto e computer per ottenerne diverse variazioni grafiche.

 image

<<