Non c’è ambiente più selvaggio di quello metropolitano.

Aggressività e sottomissione, indifferenza e passionalità: maschere come seconda pelle per creature metropolitane. Nascondiamo l’essenza dietro le apparenze? Forse, al contrario, creiamo nuove esteriori essenze per celare un’interiore assenza. Non c’è ambiente più selvaggio di quello metropolitano. Gli uomini di oggi, che si illudono di aver attraversato un percorso evolutivo oltre lo stadio puramente animale, si ritrovano a brulicare entro spazi ridotti, a creare celle chiuse entro le quali vivere e sopravvivere. Con il sacro timore altrui, proprio laddove si alimenta l’errata convinzione di coltivare reti sociali. La verità è che l’individualità fa paura. Unici animali sulla terra privi di risorse naturali di autodifesa, siamo nudi di fronte agli attacchi fisici ma soprattutto emotivi e intellettuali dei nostri simili. Non ci resta che costruire corazze, rivestirci di guaine protettive per il nostro “io” perennemente sotto attacco. La nostra privacy violata, il nostro animo denudato: ecco ciò che spaventa sopra ogni cosa.

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