Ho voluto celebrare sia il ruolo femminile di generatrice e primordiale custode della vita umana, sia l’arte femminile della seduzione. Rappresentando una compenetrazione del corpo femminile con elementi caratteristici di paesaggio o di vegetazione, ho voluto mettere in evidenza l’equilibrio fra la donna e il mondo che la circonda per sottolineare in particolare la sua funzione di custode della vita nel senso più vasto del termine che nell’attualità si esprime anche con la difesa dell’ambiente dal degrado e dall’inquinamento. Per quanto riguarda l’arte della seduzione ho immaginato un ritorno della femminilità al primitivismo, dove la superficiale abitudine del “maquillage” torna ad essere il sacrale rito della pittura del corpo per farne un’opera d’arte unica.